San Fele è uno dei paesi più a nord della regione Basilicata, a Nord-Ovest di Potenza, il capoluogo di regione e al centro dell’Appennino Lucano. È questa l’area che guarda al vecchio vulcano Vulture e ai suoi laghi a 864 metri s.l.m.
Ai piedi del vulcano sono situate le belle cittadine di Rionero in Vulture e Venosa, la città natale del poeta latino Orazio. La roccia del vulcano fornisce acque minerali frizzanti, e il vino rosso Aglianico.
96,55 Kmq. di superficie i cui confini sono delimitati dai territori dei comuni di Ruvo del Monte, Rapone, Atella, Filiano, Bella, Muro Lucano, Castelgrande e Avigliano.
Da San Fele è facile raggiungere Melfi, dove Federico II emanò le Costituzioni di Melfi, che rappresentano il primo Codice moderno.
Uno scenario speciale è offerto dalle cascate “U Uattenniere”, a pochi passi dal borgo antico di San Fele.
Il centro antico dell’abitato, con la forma di una grande x, appare come adagiato alla base delle pendici di due monti che sembrano specchiarsi uno nell’altro, il monte Torretta (mt. 1071) e il monte Castello (mt. 937). Case addossate l’una all’altra, una sequenza presepiale realizzata utilizzando prevalentemente la pietra locale e il legno di cui i boschi circostanti sono stati e sono ancora oggi, generosi fornitori. Un intreccio di stradine strette e vicoletti che s’inerpicano tra le case e ripide scalette per superare gli improvvisi dislivelli. Le coperture dei tetti in coppi completano il paesaggio rendendolo uniformemente fiabesco.
Il paese è circondato interamente da boschi, ma è a Sud che troviamo la maggior parte delle aree boschive, in località Bosco dello Squadro (Pozzo di Nitti) e Monte Fieno.
il più alto della zona è quello del monte Pierno a 1268 mt. dove è possibile visitare le “Grotte dei Romiti”, antiche grotte, dimore di eremiti seguaci del monaco Brasiliano San Vitale, che le abitarono verso la fine del primo millennio dopo Cristo.
I boschi sanfelesi sono ricchi di acque pure e cristalline e sono generosi di fragole, funghi e castagne.